di Giorgio Marinello e Franco Giuseppe Gobbato

La compagnia K e tutto il 332esimo Reggimento

L'impegno negli ultimi giorni della Battaglia di Vittorio Veneto.

Il 332esimo era costituito dall’incirca 4000 uomini guidati da 125 ufficiali, suddivisi in tre battaglioni a loro volta formati da quattro compagnie ciascuno (1° Battaglione compagnia A, B, C e D, 2° Battaglione compagnia E, F, G, H, 3° Battaglione compagnia I, K, L e M) e in quattro altre compagnie (Comando, Sanità, Mantenimento e Mitraglieri) che si aggregavano a seconda delle missioni a uno dei tre battaglioni. Ogni compagnia era composta all’incirca da 250 uomini. Desumendolo dai cognomi registrati, il 10% cento dei militari poteva essere composto da discendenti di famiglie emigrate dall’Italia.

La Compagnia K seguì le tracce del resto del Reggimento durante la campagna in Italia: addestramento a Valeggio, trasferimento a Treviso a metà ottobre 1918, impegno negli ultimi giorni della Battaglia di Vittorio Veneto. Non partecipò attivamente alla Battaglia a Ponte Della Delizia il 4 novembre.

La compagnia, insieme a tutto il terzo Battaglione, il 18 novembre 1918 fu trasferita da Cormons, dove si era insediata al termine dell’avanzata, a Fiume, per formare una forza internazionale di controllo della città, in bilico tra essere italiana, jugoslava o un porto franco. Non fu un compito facile come sarebbe potuto sembrare. Spesso e volentieri i soldati della compagnia si trovarono coinvolti in risse per strada, talvolta innescate dai comportamenti dei civili o dai militari delle altre forze interalleate, o ancora dagli stessi americani, cosa che costò parecchie punizioni ai membri della compagnia. Il problema fu parzialmente risolto formando delle pattuglie di polizia miste tra le forze alleate. La compagnia adempì anche a compiti di scorta di beni di prima necessità per Trieste e Vienna.

Il 12 febbraio 1919 la compagnia fu trasferita a Genova da dove salpò per gli Stati Uniti il 27 marzo 1919 con la nave Canopic, per arrivare a New York il 15 aprile 1919. Rientrata a Camp Sherman, la Compagnia K, con il resto del Reggimento, fu ufficialmente sciolta alle ore 13.30 di sabato 3 maggio 1919.

Le immagini qui riprodotte della Compagnia K ritraggono 248 militari di cui: 8 ufficiali, 1 furiere, 16 sergenti, 31 caporali, 7 cuochi, 4 meccanici, 1 trombettiere, 7 mitraglieri, 4 cecchini, 169 militari di truppa di varie specialità (che formavano in tutto 16 plotoni di 12 uomini ciascuno, più un sergente e due caporali).

I cognomi di 16 militari tradiscono l’origine italiana. Di questi sette hanno anche il nome italiano (Giovanni, Valentino, Carmine, Tiberio, Arturo, Venturi, Marino). Sono comunque presenti anche cognomi di origine slava, polacca e addirittura tedesca (Otto Schroeder). Solo 14 non provengono dall’Ohio, le cui città più rappresentate sono Cleveland, Toledo e Steubenville.

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